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Cimabanche

Sbarramento difensivo di CIMABANCHE

Lo sbarramento di Cimabanche, situato nella Valle di Rio Freddo, costituiva una delle sistemazioni, sul III° sistema difensivo, poste a protezione della conca di Cortina d´Ampezzo dalle provenienze dalla Val di Landro (Hohlensteintal).

Nel gennaio 1940 le sua realizzazione era considerata di „I° tempo“, ovvero prevista tra i lavori da ultimare possi-bilmente entro la fine di maggio.


Il progetto prevedeva la costruzione di 8 Opere resistenti ai grossi calibri (compreso un ricovero in caverna) disposte sulle pendici dei gruppi montuosi che delimitano la stretta di Cimabanche (Im Gemark, 1530 m.); pendici S-E del Col Fiedo (2804 m.) sul versante Sud della Croda Rossa (Hohe Gaisl 3146 m.) e pendici Nord del Forame (2445 m. Appartenente al Gruppo del M.te Cristallo 3221 m.).


Il compito principale della sistemazione era lo sbarrare il fondo valle della strada di „Allemagna“ (SS51) e della linea ferroviaria Dobbiaco-Calalzo (1). L´armamento  complessivo era così previsto: 14 fm.; 19 mtr.; 2 p.a.c.; 2 lanciafiamme; 4 pezzi da 75/27.


Nel mese di ottobre i lavori erano a buon punto e tre Opere risultavano ultimate nelle strutture murarie. Ultimato venne pure il fossato anticarro che sbarrava l´intero fondo valle con uno sviluppo complessivo di circa 900 m. ed era battuto dalle armi controcarro  delle Opere 1 e 3. Per altre tre Opere erano in corso i rivestimenti in calcestruzzo che saranno completati entro la fine di dicembre.


Ai primi del 1941 risultavano completati anche gli scavi dell´Opera 4bis prevista per una batteria da 75/27 (su intallazione „Tipo4“), con direzione di tiro la zona di Carbonin (Schluderbach), mentre era ancora da iniziare l´Opera 1bis, ricovero attivo in caverna previsto per 2 mortai da 81 in postazione allo scoperto (presso uno degli ingressi) posti a battere il fondo valle in direzione del Vallone Prà del Vecchio. A completamento della difesa passiva anticarro, erano previsti a circa 750 m. Est del passo, sbarramenti con spezzoni metallici ed interruzioni ai ponti sulle sedi stradale e ferroviaria.


Sempre nel 1941, per l´illuminazione generale del terreno, erano allo studio 2 postazioni allo scoperto per fotoelettriche, e precisamente una da 90 cm. Presso il ricovero 1bis (controllo delle provenienze da Misurina per favorire l´azione della batteria 4bis), ed una da 60 cm. Ubicata tra le Opere 3 e 3bis con azione verso lo sbocco della Valle die Canopi. Il progetto, approvato nel mese di settembre, rimase tale.


In definitiva, alla fine dello stesso anno, tutte le Opere risultavano complete di impianto di ventilazione, serramenti ed arredamenti interni. La loro consegna alla Guardia alla Frontiera era prevista per l´estate del 1942. I lavori presso la batteria 4bis furono sospesi e l´Opera rimase allo stato di scavo, mentre il ricovero 1bis non venne mai costruito.

(1) Ex „Ferrovia delle Dolomiti“ che venne ricavata da una preesistente linea militare austriaca della Prima Guerra Mondiale rimasta poi in esercizio fino all´inizio degli anni ´60. Oggi il suo tracciato viene utilizzato a seconda delle stagioni, come sentiero escursionistico o pista per sci di fondo.

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